# PREMESSA
L’attuale esplosione della tecnologia permette di memorizzare dati, informazioni, foto, audio e video con estrema semplicità e rapidità. Sembrerebbe quindi anacronistica la proposta di un corso di tecniche di sviluppo della memoria. Viceversa, le recenti statistiche ci forniscono una risposta sorprendente (almeno in apparenza): la richiesta di tali corsi è aumentata, e in maniera significativa.
La gente, insomma, avverte l’esigenza di tenere in forma la propria memoria, e di conseguenza, il proprio cervello. Numerose ricerche, infatti, hanno stabilito che proprio l’esplosione della tecnologia ha indotto un sempre minore uso della nostra memoria, indebolendola. E che, viceversa, la gestione di questa enorme mole di dati ha bisogno di un aumentato controllo da parte nostra, e quindi un utilizzo maggiore della memoria, soprattutto di tipo “gestionale”.
La buona notizia è che realizzare l’obiettivo di una memoria più efficace, pronta ed elastica, richiede meno fatica di quanto si pensi.
“Migliorare la memoria è facile e divertente” era il titolo – molto suggestivo – di un libro pubblicato alla fine degli anni ’80. È anche un titolo provocatorio, rispetto alla più diffusa opinione contraria, perché, normalmente, la memoria è associata allo studio, e quindi alla fatica dello studio. Per questo motivo tanti frequentatori del corso rimangono spiazzati nell’accorgersi che è davvero facile, e soprattutto divertente!
Migliorare la memoria, comporta – a parte i benefici già descritti – molti vantaggi “collaterali”. Poiché la memoria non è “una parte” del cervello, ma una sua abilità, si è notato un incremento dell’elasticità del cervello, soprattutto nel “problem solving”. È un po’ come accade a chi va in bicicletta: anche se sono i muscoli delle gambe ad essere più impegnati, è tutto il corpo che ne trae beneficio.
Un secondo effetto collaterale è un aumento dell’autostima. Essere in grado, anche solo potenzialmente, di emulare le performance dei personaggi televisivi ammirati nei quiz, porta a ridefinire, verso l’alto, la considerazione di sé. In maniera più pratica, molti traggono da questo corso l’occasione, per es., per rimettersi a studiare, magari per un avanzamento di carriera.
Un terzo, importantissimo, effetto collaterale, è questo: allenare la memoria allontana fortemente la probabilità di contrarre il morbo di Alzheimer. È vero che non sappiamo ancora che cosa lo provochi, ma ci sono forti evidenze scientifiche (non opinioni…) che chi – in generale – allena la memoria, non cade in quella patologia. E quale migliore modo di allenare la memoria, se non usare le tecniche qui proposte…
# OBIETTIVI DEL CORSO
La memoria, piuttosto che con il “leggi e ripeti”, funziona decisamente meglio con le immagini mentali, soprattutto a lungo termine. Quindi un serio corso di tecniche di memoria deve essere, prima di tutto, un corso di visualizzazione.
Principale obiettivo del corso è proprio insegnare a formare – consapevolmente – queste immagini mentali, per ottenere il duplice risultato di memorizzare in meno tempo e più a lungo termine.
Verranno poi insegnati i metodi per convertire in immagini tutte le informazioni che ci interessa ricordare, dalla semplice lista della spesa, ai numeri più complicati, dai nomi delle persone alle parole straniere.
E infine, vista che l’efficienza mnemonica è legata ad altri parametri, come l’attenzione, la concentrazione, la creatività e lo stress (nemico principale della memoria, e non solo…), vengono presentati esercizi – di Dinamica Mentale – per allenare queste capacità e “disinnescare” lo stress.